La serotonina, nota anche come ormone del “buonumore” è un neurotrasmettitore sintetizzato in parte a livello intestinale (circa 85%) ed in misura minore anche nel cervello ed in altri tessuti a partire da un amminoacido essenziale chiamato triptofano.
Per esercitare la sua funzione, la serotonina ha bisogno di interagire con i suoi recettori specifici che attivano il cervello e l’intero organismo.
La serotonina è contenuta in alcuni alimenti come le banane o i funghi, ma purtroppo non ci aiuterà mangiare questi cibi perché la serotonina non riesce ad attraversare la barriera ematoencefalica e giungere attiva al cervello.
L’unico modo che abbiamo per aumentare la produzione cerebrale di serotonina, è aumentare l’assorbimento intestinale del triptofano, un suo precursore.
Quali sono allora i cibi che contengono triptofano?
Il triptofano è un amminoacido ed è quindi contenuto in tutti gli alimenti proteici. Attenzione però, sebbene il triptofano purificato aumenti la serotonina cerebrale, gli alimenti contenenti triptofano no. Questo perché esiste una competizione tra i vari amminoacidi per il sistema di trasporto e quindi dopo l’ingestione di un pasto a base proteica, l’aumento del livello degli altri amminoacidi (in maggior quantità rispetto al triptofano) impedirà l’aumento del triptofano plasmatico.
Siamo quindi destinati all’infelicità? Certo che no!
Quali sono allora alcuni nutrienti che ci possono venire in aiuto quando si tratta di buonumore?
I GRASSI, in particolare gli omega-3 (contenuti in pesci grassi come salmone, arighe, sardine, sgombri) e gli omega-6 (contenuti in frutta secca e semi) costituiscono le membrane delle cellule cerebrali, riducono l’infiammazione, promuovono la formazione di nuove cellule cerebrali, chiaramente fattore importantissimo per la salute cerebrale.
Le VERDURE A FOGLIA VERDE contengono una proteina chiamata luteina che supporta la funzione cognitiva e la salute del cervello
I CEREALI INTEGRALI facilitano il passaggio del triptofano verso il sistema nervoso centrale, questo avviene grazie all’azione dell’insulina che facilita l’ingresso dei nutrienti nelle cellule e quindi anche di tutti gli amminoacidi, ad esclusione del triptofano, che a questo punto si viene a trovare nel sangue in una percentuale maggiore rispetto agli altri amminoacidi.
L’aumento relativo del triptofano agevola il suo passaggio nel sistema nervoso centrale perché non è più in competizione con gli altri amminoacidi.
Ecco spiegato perché quando siamo giù di morale andiamo alla ricerca di alimenti dolci che stimolino quindi questo meccanismo insulinico.
Con un meccanismo analogo la serotonina aumenta anche durante e dopo lo svolgimento di attività fisica (il che spiega in parte gli effetti antidepressivi dell’attività motoria), come vedremo in seguito.
NICOLA FASSETTA
Biologo nutrizionista